giovedì 25 febbraio 2010

1 marzo 2010 nelle scuole


Il coordinamento precari di Bologna della scuola ha deciso di aderire alla giornata del primo marzo e di sostenerla attivamente.

Il tetto del trenta% di alunni stranieri nelle classi e il reato di clandestinità nel quale rischiano di cadere i ragazzi stranieri al diciottesimo anno di età se non in regola con gli studi ci sembrano due buoni motivi perchè il mondo degli insegnanti non si limiti a partecipare solo alla manifestazione, ma colga l'occasione per un'attività di sensibilizzazione nelle classi.

Il giorno primo marzo invitiamo tutti gli insegnanti a leggere nelle loro classi di ogni ordine e grado un adattamento del racconto di Massimo Ghirelli "Il giorno in cui gli immigrati lasciarono l'Italia", racconto scritto dal sociologo avvalendosi dei dati esatti raccolti dall’Archivio dell’Immigrazione di Roma e dal Dossier statistico della Caritas 1999.

Nella versione proposta dal coordinamento precari di Bologna si è scelta una selezione del testo, si è scelto poi di adottare un riferimento calcistico più attuale (come proposto da Travaglio nella versione del racconto presentata in una puntata di annozero) e di epurarlo di precisi riferimenti politici poichè valido in tutti i governi che si sono succeduti.

Al termine della lettura del testo nelle classi vi invitiamo a stimolare riflessioni e dibattiti sul tema e a far produrre ai ragazzi testi scritti che, se vorrete, saranno appesi in piazza Maggiore in forma anonima nel corso della manifestazione pomeridiana.

Partecipate e diffondete!!


Ci vediamo il pomeriggio del 1° Marzo in piazza Maggiore a Bologna.

Coordinamento dei Precari della Scuola Bologna

lunedì 22 febbraio 2010

PRIMO MARZO 2010


APPELLO A TUTTO IL MONDO DELLA SCUOLA

SOLO IL RAZZISMO CI È STRANIERO


La scuola è la casa comune di tutti e di ciascuno

La scuola pubblica è il luogo fondante dell’accoglienza, è il luogo di incontro tra persone, tutte diverse tra loro, e tra culture, è il luogo dell’apprendimento e dello scambio di esperienze. È il luogo in cui la crescita serena di ognuno è la condizione della crescita degli altri. È il luogo fondante del nostro futuro dove si devono costruire le condizioni per superare le disuguaglianze e gli svantaggi che sono ostacolo alla libertà di tutte e tutti, che siano nati in Italia o in altre terre.

Per questo rifiutiamo qualsiasi norma, qualsiasi comportamento, qualsiasi disegno politico o ideale che divida le persone, a cominciare dai bambini, sulla base della loro origine etnica e respingiamo ogni atto discriminante sia stato compiuto e si voglia compiere contro alunne ed alunni delle nostre scuole, come gli arbitrari tetti di frequenza per immigrati o le sezioni subdolamente create per soli bianchi.

Pensiamo invece che la presenza delle alunne e alunni immigrati possa essere un’occasione straordinaria di crescita se alle nostre scuole saranno date tutte le risorse economiche, di tempo, e di insegnanti necessarie per costruire, giorno per giorno, una politica di integrazione, di scambio, di relazione viva tra le persone che saranno il nostro domani. L’impoverimento della scuola, al contrario, è la prima forma di razzismo, perché trasforma le differenze in disuguaglianze e la disuguaglianza porta alla separazione e alla discriminazione.

Per questo il primo marzo 2010 saremo ovunque visibili e solidali insieme ai nostri fratelli e sorelle immigrati, alle loro figlie e ai loro figli.

Invitiamo tutti gli insegnanti a fare proprio questo appello e durante le ore di lezione rendere partecipi le alunne e gli alunni delle scuole del significato di questa giornata con attività didattiche ed interventi sui temi dell’intercultura e dell’integrazione.

Invitiamo inoltre genitori, insegnanti e studenti delle scuole di Bologna e provincia ad essere presenti alle iniziative delle associazioni che a Bologna saranno presenti dalle 15 del 1° marzo in piazza Nettuno per far capire all’opinione pubblica italiana quanto sia determinante l’apporto dei migranti alla tenuta e alla crescita civile della nostra società.

L’assemblea genitori insegnanti delle scuole di Bologna e provincia – Coordinamento docenti scuole superiori - Coordinamento precari scuola Bologna

venerdì 19 febbraio 2010

Scuola libera tutti

Il Coordinamento precari della scuola di Bologna invita tutta la cittadinanza a partecipare a questa importante iniziativa organizzata insieme all'Assemblea delle scuole di Bologna e Provincia e al Coordinamento delle scuole superiori di Bologna.
Un pomeriggio di confronto, dibattito e intrattenimento sul problema dei tagli alla scuola pubblica
Ecco il manifesto dell'iniziativa

sabato 6 febbraio 2010

Oggi seconda sveglia!


La sveglia di oggi a Bologna è suonata al Liceo Sabin; eravamo 10 questa volta (il doppio di ieri!) e abbiamo seguito le stesse modalità: megafono, striscione, volantini e la richiesta a tutti di posticipare l'ingresso di 10 minuti.

Qualcuno è entrato, è ovvio, magari borbottando, ma la stragrande maggioranza dei colleghi e del personale ata si è fermata ad ascoltarci, così come molti studenti. Finiti i 10 minuti abbiamo ringraziato e ci siamo spostati e, a differenza di ieri, qui lo spazio fuori ai cancelli si è svuotato molto presto (alle 8:40 erano tutti dentro).

Poi, però, veniamo a sapere che i ragazzi hanno indetto un'assemblea d'istituto, coinvolgendo anche gli insegnanti, molti dei quali sono intervenuti sui tagli e sulla riforma. Alle 10:30 hanno deciso di occupare e i docenti della scuola hanno prodotto un documento in loro appoggio! E sono due!

venerdì 5 febbraio 2010

Diamo la sveglia in tutte le scuole!!!!

Ieri il Consiglio dei Ministri ha annunciato il varo della Riforma delle superiori definendola una riforma epocale come non se n'erano avute dalla Riforma Gentile del 1923. Siamo d'accordo, questa riforma non solo taglia sull'istruzione ma tende a cancellare tutte le buone pratiche che la scuola ha accumulato in questi 60 anni di Repubblica, cancellando sperimentazioni, aumentando il numero degli alunni per classe, reinserendo di fatto l'avviamento al lavoro. Oltre a mettere sulla strada altri 17000 precari inserisce dentro la scuola la gerarchia tra i docenti e la disciplina, distruggendo così il clima di collaborazione necessario ad un buon processo educativo. E come se non bastasse, impone per decreto che le scuole dichiarino un bilancio falso per evitare di versare quei crediti che sono stati già spesi per le supplenze! Impoverendo così ulteriormente le scuole pubbliche a tutto vantaggio di quelle private che vedono continuamente aumentare il loro contributi.

Di fronte ad un attacco così violento il mondo della scuola è ancora stordito, ma non è affatto pacificato. Per questo, come Coordinamento dei Precari della Scuola (in concomitanza con iniziative simili in altre province d'Italia) abbiamo deciso che è necessario DARE LA SVERGLIA IN TUTTE LE SCUOLE DI BOLOGNA! Questa mattina siamo stati di fronte al liceo Copernico ad invitare i colleghi, il personale ATA e gli studenti a fermarsi un momento a riflettere su quanto sta accadendo. Abbiamo invitato i colleghi a NON COLLABORARE all'attuazione di questa riforma, partendo da dentro i collegi docenti e partecipando a tutte le iniziative dei prossimi mesi.
In particolare la serata cittadina del 20 febbraio “Scuola libera tutti” che si terrà al Teatro Testoni dalle ore 15, e allo sciopero nazionale della scuola del 12 marzo con manifestazione a Roma. L'obiettivo è quello di arrestare l'avanzare dei decreti attuativi per impedire l'effettiva pianificazione dei tagli.
Prepariamo tutte le iniziative possibili per arrivare a fine anno ad un massiccio SCIOPERO DEGLI SCRUTINI!

Quest'anno la scuola non deve finire!!!

Al termine gli studenti del Copernico hanno dato vita ad un'assemblea spontanea che ha deciso l'occupazione della scuola. Ovviamente nei prossimi giorni saremo al loro fianco in questa battaglia pacifica ma determinata e andremo in tutte le scuole di Bologna per portare la nostra sveglia. Difendiamo la nostra dignità di cittadini, insegnanti e dipendenti pubblici.

Coordinamento Precari della Scuola di Bologna

Breve cronaca di una "sveglia"!

Oggi eravamo in 5: pochi, belli, gentili, simpatici ma determinati!
Una sveglia, un megafono, il nostro striscione più grande e tanti volantini.

Abbiamo chiesto a tutti, colleghi, studenti e ata di posticipare l'ingresso di 10 minuti ed unirsi alla nostra protesta contro l'approvazione della riforma; abbiamo chiesto di ascoltarci per 10 minuti, abbiamo invitato tutti a svegliarsi dal torpore che sembra avvolgerci, abbiamo proposto le nostre iniziative di mobilitazione.

Abbiamo chiesto, non abbiamo obbligato nessuno e quasi tutti si sono fermati ad ascoltare; hanno condiviso, applaudito, partecipato.

Allo scadere dei 10 minuti abbiamo ringraziato per l'ascolto e ci siamo spostati; tutto molto bello.
A quel punto però la più grande sorpresa: molti docenti sono rimasti a parlare con noi e alcuni studenti ci hanno chiesto il megafono; sono entrati quasi alle 9 e hanno organizzato un'assemblea d'istituto. Alle 11 hanno occupato!!!