martedì 8 giugno 2010

Lo sciopero degli scrutini nelle scuole del bolognese





























Alcune foto



















































Dalla torre degli Asinelli a tutti i cittadini


Dalla torre degli Asinelli, diamo il nostro "Via!" allo sciopero degli scrutini

Inizia oggi, in Emilia Romagna, il momento di valutazione degli alunni di ogni ordine e grado.

Più di cinquecento i docenti della nostra provincia che hanno deciso di sospendere le valutazioni per due giorni, perchè non possono accettare in silenzio gli ennesimi provvedimenti che tagliano il futuro di altri 41000 lavoratori (25.600 insegnanti e 15000 personale non docente) e che mirano allo smantellamento della scuola pubblica statale italiana.

Dal luogo simbolo della nostra città lanciamo un appello a tutta la cittadinanza per richiamare l'attenzione sul fatto che la scuola è un bene comune che va difeso insieme.


Difendiamo la scuola pubblica statale italiana!

Video dello striscione sulla torre

lunedì 7 giugno 2010

Il coordinamento precari della scuola sulla torre degli Asinelli
7-8 giugno 2010, Sciopero degli scrutini


7-8 Giugno 2010 Sciopero degli scrutini



Il Nettuno invita la cittadinanza a scendere nelle piazze: la scuola trema!




7-8- giugno 2010, Sciopero degli scrutini



Contro il taglio di altri 25600 insegnanti e altri 15000 personale non non docente
Contro il terremoto che si sta abbattendo sulla scuola pubblica italiana

Contro la manovra che taglia il 6% del nostro salario

Oggi i docenti sospendono il momento della valutazione e con studenti e genitori, nel primo giorno di sciopero degli scrutini, invitano in piazza tutta la cittadinanza per ricordare che è tempo di esercitare il diritto e il dovere di difendere la scuola pubblica della nostra Repubblica



7 giugno, ore 9:30 in Piazza Nettuno a Bologna




venerdì 4 giugno 2010

Il silenzio e-limina. Noi, invece, siamo ancora qui

Circa 500 persone ieri pomeriggio si sono trovate di fronte agli uffici dell'USR di Bologna per protestare nuovamente contro i tagli alla scuola pubblica statale e contro l'inqualificabile nota-bavaglio recentemente emanata dal Direttore Marcello Limina.

Dal terrazzo di uno degli uffici, spicca uno striscione dal messaggio laconico: "Dimissioni"

Ma tutto lo spazio antistante al portone d'ingresso del Provveditorato è un susseguirsi colorato di bandiere, cartelloni, volantini che testimoniano la nostra assoluta indisponibilità a tacere di fronte alla drammatica situazione in cui versa il destino della scuola pubblica italiana e tantomeno di fronte a maldestri tentativi censori.

Dopo circa un'ora dall'inizio del presidio, i manifestanti hanno formato un corteo che ha raggiunto piazza Santo Stefano dove numerosi interventi hanno ribadito la necessità di rilanciare una mobilitazione efficace, per continuare a contrastare l'inarrestabile susseguirsi di provvedimenti inaccettabili per il destino della scuola e il futuro di migliaia di lavoratori.

Nel frattempo, una delegazione formata da un rappresentante di ognuno dei sindacati e dei movimenti della scuola che - per la prima volta in modo unitario - hanno organizzato questa manifestazione, è stata ricevuta dal dottor Limina, il quale ha ribadito di non voler fare nessun passo indietro rispetto alla nota, pienamente legittima a suo avviso sia nella forma che nel merito, essendo destinata ad una circolazione interna.

Di fronte a questa nuova manifestazione di arroganza la nostra risposta non potrà che continuare ad essere la stessa:

Limina dimettiti!
Coordinamento dei precari della scuola di Bologna