lunedì 6 settembre 2010

Resoconto di una settimana di lotta

Dal 1 al 4 settembre abbiamo presidiato le convocazioni per le nomine relative alla scuola secondaria di primo e secondo grado che hanno avuto luogo presso l’I.T.C.S. Rosa Luxemburg.

In ognuna di queste giornate, abbiamo steso dinanzi all’ingresso il nostro striscione che reca la scritta “NO ai tagli alla Scuola Pubblica”, ritardando di un quarto d’ora l’inizio delle operazioni attraverso volantinaggi e interventi al megafono finalizzati a sensibilizzare tutti i colleghi presenti sulla necessità di opporsi al meccanismo di smantellamento della scuola pubblica in atto. Necessità di riportare la protesta nelle piazze e, soprattutto, necessità di portare la protesta a scuola, attraverso gesti apparentemente piccoli ma fortemente incisivi, come quelli di rifiutare cattedre che superano il monte orario previsto dal nostro contratto (nessuno è obbligato a farlo!), di non mettere a disposizione ore aggiuntive e di non accettare la pratica sempre più diffusa dello smembramento delle classi per coprire le assenze dei colleghi (nessuno è obbligato a farlo!), di opporsi in modo reale a tutte le situazioni di classi sovraffollate. Attraverso il rifiuto di tutte quelle pratiche che di fatto coprono gli scompensi provocati dai provvedimenti e dai tagli del Ministero e ne favoriscono l’applicazione. Attraverso la manifestazione del rifiuto di COLLABORARE CON IL NOSTRO LICENZIAMENTO!
Per questo abbiamo invitato tutti i colleghi che avrebbero preso l’incarico a promuovere iniziative di questo tipo all’interno delle loro scuole e a proporre mozioni e delibere all’interno dei collegi docenti come quella recentemente approvata (all’unanimità!) dal Liceo Copernico, e abbiamo invitato quei colleghi che non avrebbero preso l’incarico ad essere presenti e visibili, in questi giorni, al di fuori delle scuole per sensibilizzare in tal senso i docenti assunti.

Durante le operazioni di nomina, abbiamo chiesto e ottenuto che venissero rispettati tutti i criteri di assegnazione previsti dai regolamenti e che il tutto avvenisse nell’ottica della trasparenza: ci siamo quindi adoperati, anche grazie al coinvolgimento e all’appoggio di molti colleghi presenti, affinché fossero visualizzate tutte le cattedre ancora non presenti nell’elenco delle disponibilità e affinché fossero divisi tutti gli spezzoni di orario superiori alle 18 ore. Laddove questo non è stato possibile per questioni tecniche, abbiamo sollecitato l’equipe organizzativa a chiarire che nessun docente è obbligato ad accettare più di 18 ore e che quindi ognuno avrebbe potuto tranquillamente avvalersi di questo dato di fatto al momento della presa di servizio, “restituendo” al dirigente le ore eccedenti.

Il 9 settembre saremo presenti anche alle seconde convocazioni dove ripeteremo le iniziative portate avanti la settimana scorsa. Invitiamo tutti a partecipare e cogliamo l’occasione per ricordare l’assemblea del 10 settembre alle ore 16:30 presso i locali del Vag 61 (Via Paolo Fabbri 110)

Difendiamo la scuola pubblica, non collaboriamo al suo smantellamento.


Coordinamento Precari Scuola Bologna

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