sabato 28 maggio 2011

Quasi un anno fa la Torre degli Asinelli diceva "No ai Tagli"

Il Coordinamento precari della scuola di Bologna apprende con sconcerto l’avviso di conclusione delle indagini preliminari notificato da parte della Procura della Repubblica di Bologna a due colleghi, individuati come promotori di un presidio di protesta non preavvisato avvenuto il 7 giugno 2010.

Il riferimento è, ovviamente, alla manifestazione, libera e spontanea, che ci ha visto tra i protagonisti lo scorso anno in occasione dello sciopero degli scrutini, per denunciare i tagli indiscriminati alla Scuola. Una manifestazione assolutamente pacifica, in cui è stato esposto uno striscione dalla Torre degli Asinelli con scritto No ai Tagli, mentre ai piedi della stessa veniva esposto un altro striscione con scritto Difendiamo la Scuola Pubblica.

Una manifestazione che non ha avuto altri promotori se non le decine e decine di lavoratori della scuola che vi hanno preso parte e hanno scelto il luogo simbolo della nostra città per lanciare un appello a tutta la cittadinanza; per rompere il silenzio - sonoro e visivo - che da troppo tempo imperversava sul destino della Scuola Pubblica italiana e richiamare l'attenzione sul fatto che i beni comuni vanno difesi insieme e con determinazione.

Una manifestazione che non ha procurato danno a nessuno e dall’alto significato politico, che nel giro di qualche mese ha dato il “la” a iniziative analoghe in tutta Italia, dove insegnanti e studenti hanno inviato messaggi simili dai nostri monumenti più noti (a Pisa, a Torino, a Roma, ecc.), e che per questo ricordiamo ancora con orgoglio.

Una manifestazione che non può avere capri espiatori e che non accettiamo venga processata ai sensi di una legge scritta durante il Regime Fascista - l'articolo contestato ai due colleghi è il 18 R.D. n° 773/1931 - che di fatto punisce tutti quei liberi cittadini che effettuano una forma di protesta non autorizzata, anche se pacifica.

Per questo motivo, nel manifestare la nostra solidarietà e vicinanza ai due colleghi coinvolti in questa spiacevole situazione, cogliamo l’occasione per ribadire il nostro pieno appoggio a future iniziative che - esattamente come fu per la manifestazione del 7 giugno 2010 - vedranno una democratica, pacifica e determinata espressione del dissenso nei confronti dello smantellamento della Scuola Pubblica Statale italiana in atto.

Coordinamento precari della scuola Bologna

domenica 8 maggio 2011

L'INVALSI mette alla porta alunn* disabili e insagnanti di sostegno.


A ridosso della sciagurata quattro-giorni orchestrata da INVALSI e MIUR,
ribadendo in nostro rifiuto di effettuare ulteriore volontariato (come è spiegato nella nota che potete leggere più sotto) collaborando alla fine della scuola pubblica,
vi chiediamo di far girare subito attraverso questo link
l'appello contro l'invalsi che mette alla porta alunn* disabili e insagnanti di sostegno.
Diffondete attraverso i vs contatti, profili etc.
Grazie!
Coordinamento Precari Scuola Bologna

Non collaboriamo con l'INVALSI

Gentili collegh*,
in merito alle prove INVALSI stabilite per il corrente anno scolastico nelle date del 10, 11, 12 e 13 maggio, il Gruppo Coordinamento Precari di Bologna invita a prestare attenzione alla Nota del 30 dicembre 2010, Prot. N. 3813 nel passaggio che interessa il presente scritto e recita testualmente:
La valutazione riguarderà obbligatoriamente tutti gli studenti delle predette classi delle istituzioni scolastiche, statali e paritarie. Per snellire e facilitare le operazioni di trasmissione dei risultati è essenziale la collaborazione degli insegnanti in tutte le diverse fasi della procedura secondo le modalità che saranno successivamente comunicate dall'INVALSI ( omissis)
Rilevato che le circolari non sono fonti vincolanti di diritto a fortiori tale discorso deve esser esteso alle semplici note, le quali interpretano la legge e possono prevedere modalità applicative, ma non sono vincolanti e quindi possono far sorgere diritti o obblighi.
Visto il CCNL applicato del Comparto Scuola (in particolare artt. 26, 28, 29 e 30 riguardo alla funzione docente e agli obblighi del docente letti in correlazione con l'articolo 33 della Costituzione e l'articolo 395 del Testo Unico Scuola, nonché l’art. 52 del DLgs 165/2001, e considerato che la valutazione rientrante tra le attività funzionali del docente è unicamente quella correlata all'attività didattica e non alla valutazione statistica (v. Invalsi), che nulla ha a che vedere con il concetto di valutazione ordinaria dell'attività didattica in essere), INVITIAMO I COLLEGHI DOCENTI a non manifestare né direttamente né indirettamente la propria disponibilità oraria e lavorativa per la somministrazione e la correzione delle prove INVALSI, né la collaborazione, che è su base meramente volontaria, per l'effettuazione delle suddette prove.