lunedì 16 luglio 2018

NASpI subito



A quasi due settimane dall’incontro del Coordinamento Precari/ie con l’INPS di Bologna, torniamo a denunciare la situazione dei/delle docenti che, dopo una supplenza a scuola, si sono visti negare il sussidio di disoccupazione (NASPI) al quale avrebbero diritto. Il motivo? Il Ministero delle Finanze non ha ancora trasmesso comunicazione dei contributi previdenziali all’INPS. 
La settimana scorsa, abbiamo ottenuto dall’INPS di Bologna una procedura più semplice per gestire le domande di NASPI provenienti dai docenti precari: una procedura che tiene in sospeso le domande, in attesa dell’aggiornamento della situazione contributiva dei docenti, ma che non garantisce l’erogazione immediata del sussidio. Intanto, il servizio Noi-PA e la Ragioneria territoriale dello Stato continuano a rimpallare la responsabilità sull’INPS, che a sua volta ribadisce di non potere (o volere?) versare la NASPI senza la trasmissione per via telematica dei contributi. 

L'INPS aveva dichiarato nelle scorse settimane che sarebbe stata diramata una circolare a tutti gli uffici periferici affinché, in caso di dubbi sulle singole domande NASPI, venisse accettata la documentazione presentata dai lavoratori (contratto e cedolini). Attualmente gli uffici territoriali non sembrano aver recepito o ricevuto tale circolare interna.

In tutto questo, l’Ufficio Scolastico, che rappresenta sul territorio il nostro datore di lavoro, rimane in silenzio. Abbiamo chiesto più volte un incontro al Direttore dell’Ufficio scolastico regionale, dott. Versari, senza ricevere risposta. 

Per questo saremo in presidio mercoledì 18 luglio a partire dalle ore 9 sotto la sede dell’Ufficio Scolastico Regionale in via dei Castagnoli 1. 

Chiediamo a Versari di incontrarci e darci delle risposte rispetto a questa grave situazione.
Le lungaggini burocratiche o i problemi tecnici nelle comunicazioni tra uffici pubblici non possono privarci dei nostri diritti. Gli Uffici Scolastici Provinciale e Regionale si adoperino perché il MEF sblocchi subito la situazione e perché l’INPS versi la NASPI a chi ne ha diritto, in tempi brevi.

Cobas Scuola Bologna, Coordinamento Precari/ie Scuola Bologna, USB Scuola Bologna

giovedì 5 luglio 2018

UN PRIMO PASSO AVANTI PER LA NASPI DEI/DELLE SUPPLENTI

La nostra mobilitazione dal basso di stamattina porta ad una prima risposta da parte dell'INPS!
Non deleghiamo e non ci fermiamo, #naspisubito
UN PRIMO PASSO AVANTI PER LA NASPI DEI/DELLE SUPPLENTI

Oggi abbiamo tenuto un’azione comunicativa sotto la sede dell’INPS di Bologna per denunciare il problema, finora rimasto sotto silenzio, dei contributi previdenziali “spariti” e della NASPI rifiutata per i precari e le precarie della scuola. Grazie alla nostra mobilitazione, abbiamo ottenuto una prima risposta dalla Direzione Provinciale dell’INPS di Bologna. Siamo infatti riuscite ad incontrare la Direttrice Emanuela Zambataro e il suo staff.

L’INPS ci ha confermato che i contributi sono stati versati, ma che è mancata da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze la trasmissione di una comunicazione che permetta di “agganciare” questi fondi ai codici fiscali dei singoli lavoratori.
Accogliendo le nostre istanze, l’ufficio di Bologna ha trovato una provvisoria soluzione per gestire le domande di NASPI provenienti dai precari e dalle precarie della scuola:
• Per chi lavora a scuola da poco tempo e, dai dati che risultano nell’”estratto conto contributivo” (area riservata del sito INPS), non ha contributi sufficienti per l’erogazione della NASPI:
La domanda di NASPI verrà comunque accolta, con una liquidazione provvisoria di un giorno; l’INPS provvederà al riesame d’ufficio delle domande, man mano che i contributi verranno trasmessi dal MEF.
• Per chi ha già visto la sua domanda respinta:
La domanda verrà di nuovo esaminata e accolta, come sopra.
• Per chi già visualizza una parte dei contributi sufficiente, anche se non tutti quelli dovuti fino a giugno:
La prestazione verrà erogata, per il momento sulla base dei contributi già trasmessi; si procederà, anche in questo caso, al riesame d’ufficio man mano che i contributi del periodo gennaio- giugno verranno trasmessi.
Oggi, grazie alla nostra mobilitazione come Coordinamento Precari/ie, abbiamo ottenuto un primo passo in avanti, perché le domande di NASPI dei/delle supplenti non verranno più rifiutate e viene predisposta una modalità chiara per gestire le domande. “Riesame d’ufficio” vuol dire che i docenti non dovranno, come invece si prospettava, occuparsi di presentare il riesame ogni volta che i contributi verranno aggiornati. Il riesame avverrà in modo automatico.
Adesso però non ci fermiamo. Chiediamo agli Uffici Scolastici Provinciali di Bologna e Modena e all’Ufficio Scolastico Regionale, che rappresentano il nostro datore di lavoro sul territorio, di adoperarsi perché il MEF sblocchi al più presto la situazione. Rinnoviamo la richiesta di incontrare il Dirigente dell’USR Versari per avere risposte in merito.
Nessun problema informatico o di comunicazione tra enti deve privare i lavoratori e le lavoratrici dei propri diritti.
NASPI subito per i precari e le precarie della scuola!

Report dell’ incontro con la dirigente dell’USP di Modena Silvia Menabue del 5/7/2018


Convocazioni unitarie per l’a.s. 2018/19.
Non dare nulla per scontato e pensare tutto come migliorabile.
Report dell’ incontro con la dirigente dell’USP di Modena Silvia Menabue e considerazioni in merito.
Giovedì 5 luglio abbiamo incontrato la dirigente dell’USP di Modena Silvia Menabue e la funzionaria Maria Teresa Figliomeni, che si occupa della questione delle convocazioni da Graduatorie d’Istituto.
Hanno ribadito la volontà di riproporre la modalità del ‘tavolone unico’ per il prossimo anno scolastico, sostenendone la bontà e affermando di aver combattuto contro certe resistenze e contro il tempo per adottarlo come strumento di convocazione.
Abbiamo consegnato loro il nostro comunicato che metteva in luce i punti critici rilevati lo scorso anno e conteneva delle proposte migliorative in base alla nostra esperienza di docenti precari/ie.
Rispetto alle criticità sollevate hanno affermato di condividere la nostra linea e che l’esigenza nonché la volontà di seguire il cronogramma dato e di far iniziare l’anno scolastico in tempo sono stati i fattori che hanno prodotto le falle rilevate.
In particolare:
1. Il mancato avviso via mail alle e agli aspiranti docenti è stato causato da un problema a livello centrale: il blocco del sistema ‘Vivifacile’, che dovrebbe “migliorare l’efficienza operativa interna delle amministrazioni” e il cui mancato funzionamento, invece, ha avuto come conseguenza che molte/i aspiranti docenti non venissero a conoscenza delle convocazioni. La funzionaria nostra interlocutrice ha affermato che, se gli stessi problemi dovessero ripresentarsi a settembre 2018, la volontà è quella di far saltare tutto il meccanismo.
2. Hanno accettato la proposta di mettere a disposizione, prima delle convocazioni sul sito dell’USP e durante le stesse mediante proiezione o affissione in bacheche, una lista completa di tutte le cattedre e gli spezzoni orari disponibili fino al momento della pubblicazione.
3. Alla richiesta di convocare tutta la III fascia hanno opposto problemi di gestione dei grandi numeri; problemi che sarebbero però risolvibili avendo il tempo necessario per convocare a spezzoni le graduatorie.
4. Alla richiesta di utilizzare anche per i posti su sostegno la convocazione unitaria, hanno risposto che essa risulta difficilmente praticabile perché trattasi di graduatorie incrociate e divise per ambiti; tuttavia, anche per questo punto, la soluzione risiede nella messa a punto di un applicativo informatico dedicato, che necessita soltanto di una volontà politica che spinga in questa direzione.
5. Come per il sostegno, anche la convocazione unitaria per Infanzia e Primaria risulta difficilmente praticabile per la mancanza di un applicativo informatico che riesca a gestire docenti iscritti alle graduatori d’istituto con o senza riserva.
6. Alla nostra richiesta che sia l’USP a prendere totalmente in carico la questione, ci è stato garantito che l’impegno profuso lo scorso anno e quello messo in campo per il prossimo è stato massimo e che, se le convocazioni a Modena si sono svolte e si sono svolte in tempo per fare iniziare l’anno quasi in regola, lo si deve alla volontà della Dirigenza dell’USP provinciale che ha dovuto affrontare la resistenza di più soggetti - alcuni ambiti territoriali e Dirigenti scolastici; quei sindacati con cui si è seduta ai tavoli – e degli ostacoli concreti - la mole di lavoro chi gli Uffici devono affrontare ogni estate e che l’anno scorso è stata particolarmente gravosa; la mancanza di una formalizzazione di tale modalità che lascia agli USP la responsabilità di svolgere operazioni che non sono di loro competenza, dal punto di vista legislativo.
Ribadiamo che le convocazioni unitarie ci sembrano lo strumento più giusto per l’assegnazione delle supplenze e che esse rendono dignità e diritti in questa occasione ai/alle docenti, ma anche alle classi e alle scuole in toto.
Quali le nostri considerazioni?
• E’ ancora più chiaro, dopo tale incontro, quanto la scelta di utilizzare il metodo delle convocazioni unitarie sia frutto di una volontà politica che necessita di essere formalizzata per diventare prassi generale e sottrarsi alla discrezionalità degli uffici e dei soggetti in ballo. Bisogna chiedere agli Uffici Scolastici Regionali di assumersi delle responsabilità a livello formale, che permettano agli Uffici territoriali di lavorare liberamente e nel migliore dei modi, e al Ministero di intervenire affinché tale prassi diventi quella ufficiale.
• Ancora una volta, ci scontriamo con una burocrazia che trova nell’informatizzazione (non adeguata) un ostacolo (se non una giustificazione) invece che un aiuto. Parallelamente siamo bombardati da una propaganda centrale e periferica che inneggia all’onnipotenza del digitale e che bacchetta chi vede in esso un possibile aiuto e strumento a disposizione più che una soluzione a tutti i mali della scuola. Prima di imporci l’utilizzo dei cellulari in classe perché strumento didattico imprescindibile, ci si potrebbe concentrare sull’implementazione degli strumenti informatici che servono all’amministrazione per gestire al meglio situazioni come la suddetta.
• Una gestione corretta e adeguata nei tempi delle operazioni relative alle convocazioni non può prescindere dall’affrontare un problema fondamentale: l’adeguamento dell’organico del personale amministrativo che negli anni è diventato sempre più precario e sottonumerario, rivelandosi una categoria ancora più bistrattata rispetto a quella docente.
• Lampante infine la constatazione che la gestione delle convocazioni risulta tanto difficoltosa per una questione alla base: l’elevatissimo numero di precari/ie derivante dal mancato adeguamento dell’ organico di diritto al reale fabbisogno dell’istituzione scuola.
Che fare?
Impegnarsi in prima persona per far valere i propri diritti, che passano anche dalla gestione di questi momenti importanti come l’assegnazione delle supplenze, è fondamentale per evitare che sulle nostre spalle si giochino interessi che nulla hanno a che fare con le nostre esistenze e per opporsi a visioni che non sono frutto di esperienze dirette della scuola e della vita precaria.
Bisogna continuare a monitorare la questione e non delegare ad altri ciò che ci riguarda. Bisogna soprattutto esserci, in carne ed ossa e non solo dietro a uno schermo.
Coordinamento Precari/ie Scuola Modena