domenica 23 maggio 2021

DUE CONTI IN VISTA DEL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO

ovvero come Bianchi sta continuando ad aggirare il problema del precariato a scuola


Il primo punto del Patto per la scuola, appena firmato dal Ministro Bianchi e da CGIL, CISL e UIL rappresenta un condensato di buone intenzioni. Si parte infatti con l’impegno a “garantire nuove procedure di reclutamento finalizzate ad assicurare la presenza di ogni figura professionale prevista dall’organico il primo settembre di ogni anno”. Come realizzare questo obiettivo, sacrosanto ma decisamente ambizioso? Nel documento si parla genericamente di un impegno da realizzare “anche attraverso una procedura urgente e transitoria di reclutamento a tempo indeterminato”.


Andando però ad analizzare numeri e modalità concrete di selezione e assunzione dei docenti, rese note oggi dalla stampa e contenute nel decreto sostegni bis, ci si accorge subito che qualcosa non va: evidentemente o Draghi e Bianchi non sanno contare, oppure mentono sapendo di mentire, quando promettono il regolare avvio dell’anno scolastico con tutti i docenti in cattedra. 

Vediamo perché partendo dai dati. 



Dati sui posti disponibili a settembre 2021 

fonte: FLC CGIL http://www.flcgil.it/scuola/precari/un-nuovo-settembre-nero-per-la-scuola-italiana-i-numeri-delle-cattedre-vacanti-al-1-settembre-2021-sono-impietosi-cosi-la-scuola-dell-era-draghi-rischia-un-nuovo-record-di-precarieta.flc 



ORGANICO DI DIRITTO

posti vacanti

pensionamenti 

incremento posti 2021/22 sostegno

incremento posti 2021/22 infanzia

TOTALE 

66334

35090

5000

1000

107424


ORGANICO DI FATTO

posti in deroga su sostegno assegnati nel 2020/21

organico di fatto 2020/2021

TOTALE 

77600

14142

91742


La cifra in rosso di 107.424 posti vacanti, posti sui quali sarebbe possibile l’assunzione a tempo indeterminato, non rappresenta però da sola il numero di cattedre che saranno effettivamente vuote a settembre 2021. Infatti, bisogna considerare il cosiddetto organico di fatto, una serie di posti che vengono autorizzati di anno in anno, sui quali lavorano docenti a tempo determinato con contratti al 30 giugno. Su questo organico, a meno che il MEF non lo trasformi in organico di diritto, non sono possibili assunzioni a tempo indeterminato, perché si ritiene che siano posti necessari solo in via provvisoria. Nell’organico di fatto pesa un gran numero di posti di sostegno in deroga, che equivale ad altrettanti supplenti, che cambiano di anno in anno, a cui viene affidato spesso senza alcuna formazione il delicato compito di garantire l’inclusione di studenti e studentesse disabili. 

La tabella dell’organico di fatto non tiene conto dei 25000 posti dell’organico Covid previsti per l’a.s. 2020/2021, anch’essi coperti da supplenti, che sembra non verranno riconfermati il prossimo anno. 


Assunzioni decreto sostegni-bis 

fonte: Il sole 24 ore https://www.ilsole24ore.com/art/decreto-sostegni-bissanatoria-20mila-prof-e-concorsi-sprint-3mila-docenti-stem-AEI4PqK



assunzioni da concorso straordinario + graduatorie precedenti concorsi

assunzione precari abilitati/specializzati (I fascia GPS) con 3 anni di servizio **

concorso ordinario rapido discipline STEM (solo scuola secondaria) **

TOTALE assunzioni a settembre 2021

49000

18500

3000

70500





Da questi semplici dati possiamo trarre una serie di considerazioni. 


  1. Le assunzioni previste da Bianchi non basteranno a coprire tutti i posti previsti dall’attuale organico di diritto. 

  2. Sull’organico di fatto bisognerà continuare a nominare dei docenti supplenti, e tanti (più dei neoassunti a tempo indeterminato)!

  3. Le assunzioni della colonna in arancione sono quelle già previste dal concorso straordinario bandito dalla ministra Azzolina nell’estate 2020 e svoltosi in piena pandemia.

  4. Le assunzioni che dovremo alla volontà politica del governo Draghi (quelle in verde) totalizzano la misera somma di 21500. 

  5. Tra questi, figura la cifra di 3000 docenti di discipline scientifiche assunti con la tanto decantata procedura rapida e semplificata (ovvero l’ennesimo quiz nozionistico a crocette): cifra semplicemente irrisoria che non è necessario commentare! 

  6. Gli altri 18500 saranno assunti dalle graduatorie GPS di prima fascia, che includono docenti già abilitati oppure specializzati su sostegno, che dovranno in più far valere 3 anni di servizio. Ma gli aspiranti in prima fascia sono pochissimi, e ancora meno verranno assunti da Bianchi perché: 

    1. molti degli abilitati e specializzati sono già stati assunti dai vari concorsi a loro riservati (2016, 2018);

    2. alcuni sono già di ruolo su altre classi di concorso, ma conservano l’iscrizione in GPS prima fascia;

    3. tanti hanno partecipato al concorso straordinario e quindi potrebbero essere comunque assunti mediante quella procedura (colonna arancione);

    4. infine, alcuni specializzati su sostegno negli ultimi due TFA non hanno ancora maturato i 3 anni di servizio e resterebbero fuori da questa procedura, nonostante la loro professionalità sarebbe invece utilissima. 


  1. Nelle GPS di seconda fascia sono iscritti tantissimi docenti che hanno raggiunto 3 anni di servizio o anche più senza mai avere avuto la possibilità di abilitarsi, docenti che da anni e anche nella difficile fase della pandemia hanno garantito il buon funzionamento delle scuole. Docenti che, è bene sottolinearlo, continueranno a essere in cattedra anche il prossimo anno, proprio su quell’organico di fatto che resta coperto dal precariato, con stessi compiti e stesse responsabilità dei colleghi di ruolo, ma con meno diritti. 





In definitiva, quindi, non ci sembra che le misure previste dal governo Draghi rappresentino una svolta verso la soluzione del problema del precariato.  Nonostante le belle parole del Patto sulla scuola, mancano i fatti! Bisognava trasformare l’organico di fatto in organico di diritto per poi garantire una procedura straordinaria di assunzione per chiunque avesse 3 anni di servizio, con selezione finale al termine dell’anno di prova, fino a coprire realmente tutte le cattedre vuote. 


venerdì 12 marzo 2021

Stanche e stanchi di essere prof in scadenza: basta precarietà!

L’anno scolastico attualmente in corso si è aperto (stando ai dati divulgati dal Ministro Bianchi) con 215 mila insegnanti precari di cui 104 mila di sostegno. Nonostante gli annunci ottimisti di viale Trastevere, le cattedre sono state assegnate ancora più in ritardo del solito.

In una situazione già aggravata dall’emergenza sanitaria, le procedure di nomina sono state complicate e rallentate dall’introduzione, all’ultimo momento, di un nuovo sistema di graduatorie, le GPS, per le quali alle segreterie competenti non sono stati concessi né i tempi né le risorse umane necessarie alla validazione dei punteggi e alla correzione degli errori.I docenti sono stati convocati da graduatorie spesso errate, con modifiche che stanno avvenendo in itinere e sono ancora in corso.

Le cattedre scoperte sono state di più rispetto agli anni passati: i pochi docenti ancora in attesa in GAE e Graduatorie di Merito non sono stati assolutamente sufficienti per sostenere il turn-over di due anni di pensionamenti quota 100. L’invenzione di un meccanismo come la call veloce ha trovato pieno fallimento nel vincolo quinquennale introdotto per la prima volta con le assunzioni di settembre.

A poche settimane dall’inizio della scuola, in piena risalita della curva epidemica, quasi 65 mila docenti della scuola secondaria con almeno tre anni di lavoro alle spalle appena entrati in servizio si sono trovati a dover sostenere il concorso straordinario. La contraddizione dell’essere lavoratori e partecipanti ad un concorso per la stabilizzazione del proprio ruolo lavorativo ha nuovamente sottratto ore alle classi, senza nemmeno il beneficio di un permesso garantito e retribuito per concorsi ed esami (che è concesso, fino ad 8 giorni l’anno, ai nostri colleghi di ruolo).

La "meritocrazia", invocata dall’ex Ministra Lucia Azzolina, si è tradotta in una prova basata sulla stesura all’impronta, in massimo 20 minuti l’una, di 5 attività didattiche diverse. La spietata selezione, che non prevede nemmeno una graduatoria di idonei, ha visto un numero di candidati triplo rispetto a quello dei posti messi a bando. Tuttavia, confrontati con i dati delle supplenze annuali dell’a.s. 20-21, equivalgono a meno di un terzo del fabbisogno reale.

I concorsi straordinario e ordinario, se e quando vedranno termine (ancora si attende la calendarizzazione delle prove suppletive), lasceranno moltissimi posti scoperti soprattutto laddove si trovano le fragilità maggiori. Per i posti di sostegno, in più regioni, il numero di candidati in possesso dei requisiti d’accesso è stato inferiore rispetto ai posti messi a bando. Nonostante questo, si è scelto di non considerare i docenti con tre anni di servizio sul sostegno privi di specializzazione: insegnanti esclusi da qualsiasi procedura di stabilizzazione, come se non avessero mai lavorato.



Siamo stanche e stanchi di sentirci dire che il precariato nella scuola c’è sempre stato, che la gavetta tocca a tutti e che bisogna farsi le ossa.

Siamo stanche e stanchi di essere oggetto di accusa o scherno dal politico di turno.

Siamo stanche e stanchi di veder negati i nostri diritti e la nostra dignità di lavoratrici e lavoratori.


Aderiamo alla mobilitazione promossa da Coordinamento Nazionale Precari Scuola, Priorità alla scuola e Cobas Scuola per il prossimo 26 marzo. Se è vero che il precariato c’è sempre stato, respingiamo ogni rimedio emergenziale e chiediamo soluzioni strutturali.

1. Limite di 20 alunni per classe, 15 in presenza di alunni con disabilità;

2. Trasformazione di tutto l’organico di fatto e dei posti in deroga in organico di diritto, così da poter

assumere su tutti i posti necessari;

3. Assunzione per tutti coloro che hanno maturato 3 anni di servizio (compreso quello in corso) e diritto

all’assunzione per tutti coloro che dovessero maturare tale requisito;

4. A seguito dell’assunzione conseguimento di abilitazione o specializzazione pagate dallo Stato (come

avviene in altri settori) durante un anno di vera formazione e prova;

5. organizzazione di concorsi ordinari a cadenza regolare per i neolaureati


Vi chiediamo di sostenerci partecipando con noi allo sciopero del 26 marzo!

Coordinamento precari/ie scuola di Bologna e Modena