13 ottobre 2024

Un'altra scuola è possibile: manifestazione di sabato 12 ottobre a Roma [FOTO]

Sabato 12 ottobre siamo statə a Roma alla manifestazione unitaria organizzata grazie al prezioso lavoro del Movimento ESP: Educazione Senza Prezzo insieme a sindacati di base e altri gruppi di precariə da tutta Italia per portare in piazza la nostra idea di scuola pubblica: diciamo basta a una scuola strutturalmente precaria e diseguale per docenti, personale ATA, famiglie e studenti; noi immaginiamo una scuola che le disuguaglianze le combatte e aiuta a eliminarle.

Come recitava lo striscione principale del corteo, un'altra scuola è possibile: se siamo unitə è davvero possibile, in piazza sabato lo abbiamo dimostrato e continueremo a farlo nei prossimi mesi insieme a tutte le realtà che hanno partecipato.











10 ottobre 2024

Un'altra scuola è possibile: trasmissione web-radio con Movimento ESP

Mercoledì 9 ottobre abbiamo partecipato alla trasmissione web-radio del Movimento ESP in avvicinamento alla manifestazione di sabato 12 ottobre.

Qui trovate tutta la puntata: dura circa mezz'ora, il nostro intervento è il primo.



7 ottobre 2024

In piazza a Roma il 12 ottobre per la manifestazione nazionale unitaria dellə precariə

Il 12 ottobre anche noi saremo a Roma alla manifestazione organizzata da Movimento ESP: Educazione Senza Prezzo insieme a tantissimi altri gruppi di precariə per ribadire che un'altra scuola è possibile. Qui la locandina della manifestazione e la piattaforma che porteremo in piazza sabato.

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10 gennaio 2024

Report del presidio all'USP Bologna: vogliamo le ferie per il concorso

Il giorno 9 gennaio 2024, durante il presidio organizzato presso l'Ufficio Scolastico Provinciale di Bologna dal Coordinamento Precariə Scuola di Bologna in occasione dell'ultimo giorno utile per iscriversi al prossimo concorso docenti, abbiamo incontrato il Dirigente dell’Ambito Territoriale-Ufficio V, dott. Giuseppe Antonio Panzardi, le dott.sse Silvia Ciucchi e Giuseppina Agnini e il dott. Cesare Romani.

Nel corso dell’incontro abbiamo esposto le nostre istanze relative:

  • alla possibilità che l’Ufficio possa svolgere un'iniziativa di sensibilizzazione verso le dirigenze scolastiche per invitare a concedere il più possibile i giorni di ferie anziché permessi non retribuiti allə insegnanti a tempo determinato che parteciperanno all'ormai imminente concorso docenti;
  • ai disagi prodotti durante la scorsa estate dalle procedure telematiche di attribuzione delle supplenze da GPS, che ha lasciato moltə insegnanti senza lavoro, concomitante alle procedure di immissione in ruolo.

Il motivo principale per cui abbiamo richiesto un incontro è stato quello riguardante la concessione delle ferie per poter partecipare all'imminente concorso docenti. Abbiamo chiesto che l’Ufficio intraprendesse delle misure per sensibilizzare le dirigenze scolastiche a concedere ferie anziché permessi non retribuiti allə insegnanti a tempo determinato che parteciperanno al concorso. 



In particolare, durante l'incontro è emerso che l'Ufficio ha dichiarato che il permesso, rispetto alle ferie, è l’istituto preferibile per assentarsi dal servizio e partecipare al concorso, in quanto il motivo del permesso è esplicito, mentre non lo è nel caso delle ferie. Abbiamo risposto che, per partecipare al concorso, lə insegnanti a tempo determinato dovranno chiedere almeno tre giorni di permesso non retribuito, corrispondenti ad almeno tre giorni di interruzione del servizio e di mancato stipendio. Per questo per noi precariə le ferie sarebbero preferibili rispetto ai permessi non retribuiti ove ciò fosse possibile. L’unica convenienza, dei permessi rispetto alle ferie, è dell’erario, che risparmia tre giorni di stipendi per un centinaio di migliaia di insegnanti.


Alla richiesta da parte nostra di scrivere una nota di sensibilizzazione sulla questione da inviare alle dirigenze scolastiche, l'Ufficio ha espresso parere negativo dichiarandolo non opportuno da parte loro. Tuttavia va segnalato che l'Ufficio ha preso l'impegno di esporre la nostra richiesta alle dirigenze scolastiche durante la prossima Conferenza dei Servizi (da svolgersi, per quanto ci è stato comunicato, ancora in data da definirsi, ma entro i prossimi giorni). 


Inoltre l'Ufficio ha dichiarato di non aver mai ricevuto segnalazioni sulla questione ferie/permessi non retribuiti dei concorsi, anche perché per chi insegna a tempo determinato tuttavia noi abbiamo fatto presente che molto spesso la possibilità di prendere ferie in luogo dei permessi non retribuiti dipende dalla dirigenza di turno.

L'Ufficio ha mostrato la propria disponibilità a esaminare eventuali casi di segnalazioni da parte del Coordinamento Precariə Scuola di Bologna. Per questo motivo abbiamo dichiarato che noi precariə inviteremo tuttə a chiedere le ferie per i concorsi, raccogliendo eventuali rifiuti non motivati da parte delle dirigenze.




A margine dell'incontro abbiamo anche manifestato il nostro disappunto per come si sono svolte, durante luglio e agosto 2023, le procedure informatizzate concomitanti riguardo le finestre per la presentazione delle domande per le supplenze da GPS e le immissioni in ruolo dai concorsi (ordinario e straordinario-bis). Abbiamo innanzitutto ribadito, come già fatto la scorsa estate, che sarebbe stato opportuno 1) non sovrapporre le procedure e 2) diramare una nota informativa per coloro che, immessə in ruolo, volevano conoscere la corretta procedura per richiedere la cancellazione della domanda per le supplenze. 


Per quanto riguarda il primo punto l'Ufficio ha risposto che la responsabilità di tale sovrapposizione è dovuta a decisioni ministeriali, mentre per il secondo punto l'Ufficio ci ha ricordato che il periodo estivo è un momento difficile anche perché molte persone che lavorano all'Ufficio Scolastico sono in ferie e quindi si è appellato alla "sensibilità" del docente precario; a questo punto della discussione però, ci è toccato precisare durante l'incontro che nei mesi di luglio e agosto noi docenti precariə non siamo in ferie ma siamo in disoccupazione.


Per quanto riguarda l'algoritmo però l'Ufficio ha espresso comunque un'apertura a eventuali modifiche, sebbene è stato precisato che le decisioni siano comunque ministeriali. Tuttavia, pur ribadendo che dall'algoritmo sembra non si possa tornare indietro al momento, l'USP ha mostrato accordo con noi riguardo a necessari miglioramenti e, in particolare, l'Ufficio è favorevole a far ripartire l'algoritmo dalla prima posizione quando, dopo le prime assegnazioni, sopraggiungono nuove disponibilità di scuole.


In generale abbiamo riscontrato da parte dell’Ufficio ancora una volta una buona propensione all’ascolto e al dialogo. Sulla questione algoritmo, per esempio, c’è insoddisfazione da entrambe le parti e, sebbene il ruolo principale è del Ministero, è evidente che è necessario continuare a segnalare tutti i continui difetti del sistema informatizzato perché la colpa non può sempre ricadere su noi docenti ma anzi è necessario dialogare per trovare soluzioni che evitino in tutti i modi che si ripetano le situazioni già avvenute la scorsa estate. 


Anche sulla questione delle ferie per il concorso, il nostro intervento ha permesso di far emergere con decisione la problematica e l’impegno che l’Amministrazione ha preso di palesare la nostra istanza presso le dirigenze alla prossima Conferenza dei Servizi verrà sicuramente monitorato da parte nostra, con immediate segnalazioni all’Ufficio in caso di problemi nella concessione delle ferie da parte delle dirigenze laddove ce ne fosse invece la possibiità.


Per questo motivo rilanciamo ancora una volta l’invito a riprenderci gli spazi di discussione e conflitto sulle questioni che riguardano i docenti precariə e di portare le nostre istanze agli Uffici competenti perché solo insieme possiamo avere la possibilità di incidere veramente.


Coordinamento Precariə Scuola di Bologna

4 ottobre 2023

Guida ai Percorsi Abilitanti 2023/2024

PREMESSA #1

La cosiddetta Riforma Bianchi (Legge del 29 giugno 2022 n. 79) ha modificato l’articolo 5 della decreto legislativo del 13 aprile 2017 n.59 e ha predisposto, nel comma 4 di tale articolo, che tutte le persone che hanno almeno 3 anni di servizio potranno partecipare sempre ai futuri concorsi che verranno banditi, quando a regime, dal 1 gennaio 2025 i concorsi saranno aperti solo alle persone abilitate. Secondo art. 59 legge 73/2021, comma 10 bis, tutti i concorsi banditi da ora in poi prevedono la riserva del 30% dei posti va a vincitori che hanno almeno 3 anni di servizio (se i posti banditi sono un minimo di 4).


PREMESSA #2

Il DPCM sui percorsi abilitanti è del 4 agosto 2023 ma noi lo abbiamo letto solo il 25 settembre, quando è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Nel frattempo, il 10 agosto 2023 sono state apportate delle modifiche al cosiddetto decreto PA-bis, decreto che ha apportato modifiche alla cosiddetta Riforma Bianchi (cioè la nuova riforma del reclutamento attualmente in vigore).


PREMESSA #3

Il decreto legge del 22 giugno 2023 (cioè il cosiddetto “Decreto PA-bis”) è stato convertito in legge per mezzo della legge del 10 agosto 2023. 

In questa sede, ci sono state due modifiche importanti apportate al cosiddetto Decreto PA-bis. Queste modifiche, a loro volta, vanno a cambiare alcuni aspetti della legge che disciplina la cosiddetta Riforma Bianchi.

Queste modifiche sono state pubblicate il 16 agosto 2023 nella GAZZETTA UFFICIALE n. 190 e sono le seguenti.


MODIFICA IMPORTANTE #1

Modifica all’articolo 2-bis, comma 2 della legge del 29 giugno 2022, n. 79 (cosiddetta “Riforma Bianchi”)

Per i primi tre cicli dei percorsi universitari e accademici di formazione iniziale, coloro che hanno svolto servizio presso le istituzioni scolastiche statali o presso

le scuole paritarie per almeno 3 anni, anche non continuativi, di cui almeno uno  nella specifica classe di concorso per la quale scelgono di conseguire l'abilitazione, nei 5 anni precedenti, nonché coloro che hanno sostenuto il cosiddetto “concorso straordinario bis” accedono ai percorsi abilitanti relativi alla  classe di concorso interessata, nei limiti della riserva di posti e con le modalita'

stabiliti con decreto adottato dal Ministro dell'universita' e della ricerca, sentito il Ministro dell'istruzione e del merito.


TRADOTTO: per chi ha 3 anni di servizio dovrebbe essere disposta una riserva di posti per accedere ai percorsi abilitanti.



MODIFICA IMPORTANTE #2

Aggiunta del comma 4-bis all’articolo 2-ter della legge del 29 giugno 2022, n. 79 (cosiddetta “Riforma Bianchi”)

Coloro che hanno svolto servizio presso le istituzioni scolastiche statali o presso le scuole paritarie per almeno 3 anni, anche non continuativi, di cui almeno uno nella specifica classe di concorso per la quale scelgono di conseguire

l'abilitazione, nei 5 anni precedenti, nonché coloro che hanno sostenuto

la prova del cosiddetto “concorso straordinario bis” conseguono l'abilitazione all'insegnamento attraverso un percorso composto di 30 CFU.   


TRADOTTO: chi ha 3 anni di servizio potrà sempre abilitarsi con un percorso specifico di 30 CFU ad hoc. Questo percorso abilitante si aggiunge a quelli elencati nello schema delle prossime pagine.



SCHEMA CONCORSI/PERCORSI


Dopo queste doverose premesse, a questo punto possiamo vedere che cosa prevede, per quanto riguarda i percorsi abilitanti, il DPCM del 4 agosto 2023 pubblicato il 25 settembre 2023 in GAZZETTA UFFICIALE n.224 e che si lega alla legge del 29 giugno 2022, n. 79 (cosiddetta “Riforma Bianchi”) e al DM del MUR n. 621 del 22 aprile 2024.


CASO 1: HO ALMENO 3 ANNUALITÀ DI SERVIZIO


Se ho 3 anni di servizio posso fare due cose.


Prima possibilità: come già spiegato nella premessa #3, posso abilitarmi partecipando al percorso ad hoc di 30 CFU. Questo percorso che avrà un costo massimo di 2000 euro. Per l’accesso è prevista una riserva di posti (come spiegato nella premessa #3). Ogni CFU corrisponde a 12 ore. Il percorso ha un certo numero di crediti di tirocinio che è obbligatorio svolgere in presenza. 

Alla fine di questo percorso ci sarà una prova finale. Alla prova finale si può accedere solo se si ha una frequenza di almeno il 70% in ogni attività formativa.

La prova finale consiste di una prova scritta sulla progettazione di un’unità didattica e di una prova orale che consiste in una lezione simulata. Il percorso si ritiene concluso se entrambe le prove sono passate con un voto di almeno 7/10. La prova finale può essere ripetuta al massimo 2 volte. La prova finale ha un costo di 150 euro. Passata la prova finale si è abilitati nella classe di concorso per cui si è svolto il percorso abilitante. 

A questo punto, con l’abilitazione in mano, posso partecipare al concorso. Se supero il concorso con un voto di almeno 7/10 in ogni singola prova (quiz su materie psico-pedagogiche, prova orale volta ad accertare, in particolare, le conoscenze e le competenze del candidato (nella disciplina della classe di concorso) risulto idoneə. Vinco il concorso se, al momento della graduatoria di merito finale comprensiva anche dei titoli, mi trovo nelle posizioni che corrispondono ai posti messi a bando, altrimenti non ottengo nulla. Se vinco il concorso vado a fare l’anno di prova e poi, se tutto va bene, in ruolo.


Quindi, riassumendo, in questa prima possibilità io che ho 3 anni di servizio prima mi iscrivo al percorso abilitante 30 cfu, poi mi abilito, infine partecipo al concorso e se lo vinco vado in anno di prova.


Seconda possibilità: posso partecipare al prossimo concorso e a tutti i futuri concorsi nella classe di concorso per cui ho almeno 1 annualità di servizio specifico. Rispetto alla possibilità precedente, stavolta faccio prima il concorso.

Se supero il concorso con un voto di almeno 7/10 in ogni singola prova (quiz su materie psico-pedagogiche, prova orale volta ad accertare, in particolare, le conoscenze e le competenze del candidato (nella disciplina della classe di concorso) risulto idoneo. Vinco il concorso solo se, al momento della graduatoria di merito finale comprensiva anche dei titoli, mi trovo nelle posizioni che corrispondono ai posti messi a bando, altrimenti non ottengo nulla. 

Se vinco il concorso accedo di diritto al percorso abilitante di 30 CFU che avrà un costo massimo di 2000 euro. L’accesso è garantito, senza eventuali prove preselettive. Ogni CFU corrisponde a 12 ore. Il percorso ha un certo numero di crediti di tirocinio che è obbligatorio svolgere in presenza. 

Alla fine di questo percorso ci sarà una prova finale. Alla prova finale si può accedere solo se si ha una frequenza di almeno il 70% in ogni attività formativa.

La prova finale consiste di una prova scritta sulla progettazione di un’unità didattica e di una prova orale che consiste in una lezione simulata. Il percorso si ritiene concluso se entrambe le prove sono passate con un voto di almeno 7/10. La prova finale può essere ripetuta al massimo 2 volte. La prova finale ha un costo di 150 euro. Passata la prova finale mi abilito nella classe di concorso per cui ho svolto il percorso abilitante. A questo punto faccio l’anno di prova e, se tutto va bene, vado in ruolo.


Quindi, riassumendo, in questa seconda possibilità io che ho 3 anni di servizio prima partecipo al concorso, se lo vinco poi entro di diritto nel percorso abilitante dei 30 cfu e dopo essermi abilitatə vado in anno di prova e infine in ruolo.




CASO 2: HO I 24 CFU CONSEGUITI ENTRO IL 31 OTTOBRE 2022


Se ho conseguito i 24 CFU entro il 31 ottobre 2022 posso partecipare al prossimo concorso nelle classi di concorso per cui posso insegnare dato il mio titolo di studio. Se si supera il concorso con un voto di almeno 7/10 in ogni singola prova (quiz su materie psico-pedagogiche, prova orale, prova pratica per le classi di concorso in cui è prevista) si risulta idonei. Vince il concorso chi, al momento della graduatoria di merito finale comprensiva anche dei titoli, si trova nelle posizioni che corrispondono ai posti messi a bando. Tutte le altre persone al di sotto di queste posizioni, pur idonee, non ottengono nulla.


Coloro che hanno vinto il concorso accedono a un percorso abilitante di 36 CFU che avrà un costo massimo di 2000 euro. Il percorso da 36 CFU è disponibile solo per questa categoria di persone, non è disponibile senza aver vinto il concorso. Per coloro che vincono il concorso, l’accesso è garantito, senza eventuali prove preselettive. Ogni CFU corrisponde a 12 ore. Il percorso ha un certo numero di crediti di tirocinio che è obbligatorio svolgere in presenza. 


Alla fine di questo percorso ci sarà una prova finale. Alla prova finale si può accedere solo se si ha una frequenza di almeno il 70% in ogni attività formativa.

La prova finale consiste di una prova scritta su intervento di progettazione di didattica innovativa e di una prova orale che consiste in una lezione simulata. Il percorso si ritiene concluso se entrambe le prove sono passate con un voto di almeno 7/10. La prova finale può essere ripetuta al massimo 2 volte. La prova finale ha un costo di 150 euro. Passata la prova finale si è abilitati nella classe di concorso per cui si è svolto il percorso abilitante. A questo punto si fa l’anno di prova e, a conclusione di esso, si fa in ruolo.


NOTA BENE: Se ho sia le 3 annualità sia i 24 CFU posso scegliere in base alla classe di concorso su cui voglio abilitarmi e andare in ruolo.


CASO 3: HO GIÀ L’ABILITAZIONE IN UNA CLASSE DI CONCORSO (ANCHE DI ALTRI GRADI DI ISTRUZIONE) OPPURE HO GIÀ LA SPECIALIZZAZIONE SUL SOSTEGNO (OTTENUTA DA TFA SOSTEGNO)


Chi ha già l’abilitazione può partecipare ai prossimi concorsi. Inoltre, in questo caso è possibile abilitarsi su un’altra classe di concorso (a patto di avere il titolo di studio che permette di insegnare su tale classe di concorso) tramite un percorso abilitante di 30 CFU per un costo di 2000 euro. Si accede a tali percorsi da 30 CFU anche in sovrannumero (quindi senza necessità di fare un’eventuale prova preselettiva) e i corsi potranno essere svolti online senza vincoli particolari, a parte le ore di tirocinio che invece sono in presenza.




CASO 4: VOGLIO ABILITARMI E FARE IL CONCORSO (PER ESEMPIO HO APPENA PRESO LA LAUREA OPPURE NON HO 3 ANNUALITÀ DI SERVIZIO)


Per abilitarmi in questo caso ho due possibilità. 


Prima possibilità: fare il percorso da 60 CFU. Questo percorso avrà un costo massimo di 2500 euro. In base al fabbisogno indicato dal ministero è possibile che, territorio per territorio, vengano fatte delle eventuali prove pre-selettive, ma non si sa ancora bene se e come - comunque questa possibilità è contemplata dalla normativa. 

È possibile, per svolgere questo percorso, far riconoscere eventuali 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022.

Ogni CFU corrisponde a 12 ore. Il percorso ha un certo numero di crediti di tirocinio che è obbligatorio svolgere in presenza. Alla fine di questo percorso ci sarà una prova finale. Alla prova finale si può accedere solo se si ha una frequenza di almeno il 70% in ogni attività formativa.

La prova finale consiste di una prova scritta basata sulle attività svolte durante il tirocinio e di una prova orale che consiste in una lezione simulata. Il percorso si ritiene concluso se entrambe le prove sono passate con un voto di almeno 7/10. La prova finale può essere ripetuta al massimo 2 volte. La prova finale ha un costo di 150 euro. Passata la prova finale si è abilitati nella classe di concorso per cui si è svolto il percorso abilitante e, volendo, si può partecipare a tutti i futuri concorsi.


Seconda possibilità: fare 30 CFU prima del concorso e 30 CFU dopo aver vinto il concorso. Esiste la possibilità, in questa fase transitoria fino al 31 dicembre 2024, di svolgere mezzo percorso da 60 CFU prima del concorso e l’altra metà solo dopo aver vinto il concorso (cioè solo se si rientra, tramite graduatoria, nelle posizioni utili a ricevere una nomina in ruolo). Quindi in questo caso si ottiene l’abilitazione solo dopo aver vinto il ruolo. Nella normativa si dice che i percorsi da 30 CFU, in generale, possono avere un costo massimo di 2000 euro, ma non si specifica il costo totale di questa procedura fatta di due parti. Sembrerebbe inoltre dalla normativa che la prova finale in questo caso debba essere svolta solo alla fine del secondo percorso da 30 CFU, quello che viene seguito dopo aver vinto il concorso, con le stesse modalità del percorso da 60 CFU descritto sopra.


CASO 5: STO SVOLGENDO UNA LAUREA MAGISTRALE A CICLO UNICO


Se ho già conseguito almeno 180 CFU durante la mia laurea magistrale a ciclo unico, allora posso iscrivermi al percorso da 60 CFU per ottenere l’abilitazione all’insegnamento. Questo percorso avrà un costo massimo di 2500 euro. In base al fabbisogno indicato dal ministero è possibile che, territorio per territorio, vengano fatte delle eventuali prove pre-selettive, ma non si sa ancora bene se e come - comunque questa possibilità è contemplata dalla normativa. 

È possibile, per svolgere questo percorso, far riconoscere eventuali 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022. Ogni CFU corrisponde a 12 ore. Il percorso ha un certo numero di crediti di tirocinio che è obbligatorio svolgere in presenza. Alla fine di questo percorso ci sarà una prova finale. Alla prova finale si può accedere solo se si ha una frequenza di almeno il 70% in ogni attività formativa.

La prova finale consiste di una prova scritta basata sulle attività svolte durante il tirocinio e di una prova orale che consiste in una lezione simulata. Il percorso si ritiene concluso se entrambe le prove sono passate con un voto di almeno 7/10. La prova finale può essere ripetuta al massimo 2 volte. La prova finale ha un costo di 150 euro. Passata la prova finale si è abilitati nella classe di concorso per cui si è svolto il percorso abilitante e, volendo, si può partecipare a tutti i futuri concorsi.


CASO 6: STO SVOLGENDO UNA LAUREA E VOGLIO FARE L’INSEGNANTE TECNICO-PRATICO


Se sono iscritto a un corso di laurea per cui, conseguito il titolo, posso diventare insegnante tecnico-pratico, allora posso iscrivermi al percorso da 60 CFU per ottenere l’abilitazione all’insegnamento. 

Questo percorso avrà un costo massimo di 2500 euro. In base al fabbisogno indicato dal ministero è possibile che, territorio per territorio, vengano fatte delle eventuali prove pre-selettive, ma non si sa ancora bene se e come - comunque questa possibilità è contemplata dalla normativa. 

È possibile, per svolgere questo percorso, far riconoscere eventuali 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022.

Ogni CFU corrisponde a 12 ore. Il percorso ha un certo numero di crediti di tirocinio che è obbligatorio svolgere in presenza. Alla fine di questo percorso ci sarà una prova finale. Alla prova finale si può accedere solo se si ha una frequenza di almeno il 70% in ogni attività formativa.

La prova finale consiste di una prova scritta basata sulle attività svolte durante il tirocinio e di una prova orale che consiste in una lezione simulata. Il percorso si ritiene concluso se entrambe le prove sono passate con un voto di almeno 7/10. La prova finale può essere ripetuta al massimo 2 volte. La prova finale ha un costo di 150 euro.

Passata la prova finale si è abilitati nella classe di concorso per cui si è svolto il percorso abilitante e, volendo, si può partecipare a tutti i futuri concorsi.


FONTI USATE PER QUESTO DOCUMENTO


Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 agosto 2023 

(pubblicato in GU del 25 settembre 2023, n. 224)

Qui dentro ci sono le ultime disposizioni per l’attivazione dei percorsi abilitanti da 30, 36, 60 CFU per conseguire l’abilitazione all’insegnamento.

https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2023-09-25&atto.codiceRedazionale=23A05274&elenco30giorni=true


Decreto Legislativo del 13 aprile 2017, n. 59 [modificato dal Decreto Legge 30 aprile 2022, n. 36 - cosiddetta “Riforma Bianchi” - convertito con la legge 29 giugno 2022, n. 79)

Questo Decreto Legislativo serve per comprendere il DPCM 4 agosto 2023

https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2017;059


Legge 10 agosto 2023, n. 112 

(conversione* in Legge del DL 22 giugno 2023, n. 75 - cosiddetto “Decreto PA-bis” - ci interessa solo l’articolo 20 del Decreto PA-bis)

https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legge:2023;75


Legge 23 luglio 2021, n. 106 

(conversione* in Legge del Decreto Legge 25 maggio 2021, n. 73)

https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legge:2021-05-25;73~art59


Legge 29 giugno 2022, n. 79 

(conversione in Legge del Decreto Legge 30 aprile 2022, n. 36 - cosiddetta “Riforma Bianchi”)

https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:2022-06-29;79


Decreto Ministeriale del Ministero dell’Università e della Ricerca n. 621 del 22 aprile 2024

https://www.mur.gov.it/it/atti-e-normativa/decreto-ministeriale-n-621-del-22-04-2024



ALTRE INFO UTILI PER CAPIRCI QUALCOSA


  • DECRETO LEGGE: è disciplinato dall’art. 77 della Costituzione, in cui è previsto che il Governo, in caso di necessità e urgenza, ha il potere di emanare atti aventi forza di legge. Si tratta di una deroga alla formazione delle leggi nell’ordinamento italiano che, sulla base di quanto disposto dalla Costituzione, sono emanate dal Parlamento.

L’art. 77 della Costituzione indica che un Decreto Legge deve essere convertito in Legge dal Parlamento entro 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.


  • DECRETO LEGISLATIVO: può essere emanato dal Governo soltanto su delega del Parlamento, nella quale e ai sensi dell’art. 76 della Costituzione, devono essere indicati contenuti e tempi dell’emanazione. Con la legge delega il Parlamento demanda al Governo il potere di emanare Decreti Legislativi su materie complesse e specifiche, come Testi Unici o Codici, che se sottoposte al procedimento ordinario di formazione delle leggi causerebbero ritardi e rallentamenti nei lavori parlamentari.