23 dicembre 2011
LA NOTIZIA è LA VITTORIA
24 ottobre 2011
Secondo appuntamento col corso di autodifesa GIOVEDI' 27 OTTOBRE
11 ottobre 2011
Giornata di mobilitazione europea e internazionale, 15 ottobre
Appello unitario per la mobilitazione del 15 ottobre
Si è costituito il Coordinamento 15 ottobre, luogo aperto di tanti e plurali attori sociali impegnati a costruire la partecipazione italiana alla giornata europea ed internazionale di mobilitazione. La giornata del 15
vedrà mobilitazioni in tutta Europa, nel Mediterraneo e in altre regioni del mondo. Anche in Italia è già stata raccolta da tanti soggetti organizzati, alleanze sociali, gruppi informali e persone.
Il Coordinamento si mette al servizio della riuscita della mobilitazione. Curerà unitariamente le caratteristiche, la logistica e l’organizzazione della manifestazione nazionale di Roma e ne definirà le sue parti comuni. Il suo obiettivo è favorire la massima inclusione, convergenza, convivenza e cooperazione delle molteplici e plurali forze sociali, reti, energie individuali e collettive che stanno preparando e prepareranno la mobilitazione con i propri appelli, le proprie alleanze, i propri contenuti.
CON LA RICHIESTA DI FAR CIRCOLARE IN INDIRIZZARI, MAILING LIST E NEL WEB
APPELLO
IL 15 OTTOBRE SARÀ UNA GIORNATA EUROPEA E INTERNAZIONALE DI MOBILITAZIONE
“gli esseri umani prima dei profitti, non siamo merce nelle mani di politici e banchieri, chi pretende di governarci non ci rappresenta, l’alternativa c’è ed è nelle nostre mani, democrazia reale ora!”
Commissione Europea, governi europei, Banca Centrale Europea, Fondo Monetario Internazionale, multinazionali e poteri forti ci presentano come dogmi intoccabili il pagamento del debito, il pareggio del bilancio pubblico, gli interessi dei mercati finanziari, le privatizzazioni, i tagli alla spesa, la precarizzazione del lavoro e della vita.
Sono ricette inique e sbagliate, utili a difendere rendite e privilegi, e renderci tutti schiavi. Distruggono il lavoro e i suoi diritti, i sindacati, il contratto nazionale, le pensioni, l’istruzione, la cultura, i beni
comuni, il territorio, la società e le comunità, tutti i diritti garantiti dalla nostra Costituzione. Opprimono il presente di una popolazione sempre più impoverita, negano il futuro ai giovani.
Non è vero che siano scelte obbligate. Noi le rifiutiamo. Qualunque schieramento politico le voglia imporre, avrà come unico effetto un’ulteriore devastazione sociale, ambientale, democratica. Ci sono altre strade, e quelle vogliamo percorrere, riprendendoci pienamente il nostro potere di cittadinanza che è fondamento di qualunque democrazia reale.
Non vogliamo fare un passo di più verso il baratro in cui l’Europa e l’Italia si stanno dirigendo e che la manovra del Governo, così come le politiche economiche europee, continuano ad avvicinare.
Vogliamo una vera alternativa di sistema. Si deve uscire dalla crisi con il cambiamento e l’innovazione. Le risorse ci sono.
Si deve investire sulla riconversione ecologica, la giustizia sociale, l’altra economia, sui saperi, la cultura, il territorio, la partecipazione. Si deve redistribuire radicalmente la ricchezza. Vogliamo ripartire dal
risultato dei referendum del 12 e 13 giugno, per restituire alle comunità i beni comuni ed il loro diritto alla partecipazione. Si devono recuperare risorse dal taglio delle spese militari. Si deve smettere di fare le guerre
e bisogna accogliere i migranti.
Le alternative vanno conquistate, insieme. In Europa, in Italia, nel Mediterraneo, nel mondo. In tanti e tante, diversi e diverse, uniti. E’ il solo modo per vincere.
Il Coordinamento 15 ottobre, luogo di convergenza organizzativa dei soggetti sociali impegnati, invita tutti e tutte a preparare la mobilitazione e a essere in piazza a Roma, riempiendo la manifestazione con i propri appelli, con i propri contenuti, con le proprie lotte e proposte
PER LA NOSTRA DIGNITÀ E PER CAMBIARE DAVVERO
COORDINAMENTO 15 OTTOBRE
Fanno parte del Coordinamento 15 ottobre:
A Sud, Action, Altramente, Arci, Atenei in Rivolta, Attac Italia, CIB –Unicobas, Comitato 1° ottobre, Confederazione COBAS, Controlacrisi.org, CPU– Coord. Precari dell’Università, CUB – Confederazione Unitaria di Base, ESC, Fair Watch, Fed. Anarchica Italiana – Roma, Federazione della Sinistra, FGCI – Federazione Giovanile Comunisti Italiani, FIOM, Flare, Forum Diritti Lavoro, Giovani Comunisti, Gruppo Abele,Il Popolo Viola, Laboratorio Politico “Alternativa”, Legambiente, Liberazione, LINK – Coordinamento Universitario, Osservatorio Europa, Partito Comunista dei Lavoratori, P. CARC, PDCI, PRC, Radio Vostok, R@P - Rete per l’Autorganizzazione Popolare , Rete@a Sinistra, Rete 28 Aprile – CGIL, Rete dei Comunisti, Rete della Conoscenza, Rete Salernitana per il 15 ottobre, Rete Viola, RIBALTA – Alternativa Ribelle, Sinistra Critica, Sinistra Euromediterranea, Snater, Terra del Fuoco, Tilt, UDS – Unione degli Studenti, Un ponte per, Unicommon, Uniti per l’Alternativa, USB.
4 ottobre 2011
IL 6 OTTOBRE RIPARTE IL CORSO DI AUTODIFESA

scarica il materiale qui
20 settembre 2011
Presidio USP - 22 settembre 2011
11 settembre 2011
Il Coordinamento Precari Scuola Bologna ha continuato in questi mesi a raccogliere testimonianze di docenti della nostra provincia (e non solo) beffati dalla convenzione stipulata tra MIUR e INPS (convenzione del 5 Agosto 2009 e succ. modifiche) e destinata al personale precario della scuola iscritto nelle cosiddette graduatorie prioritarie, comunemente chiamate “salva precari”. Ma, a dispetto del nome, molte/i di noi sono stati fortemente penalizzati da un accordo che, ufficialmente nato per tamponare uno stato d’emergenza, di fatto accorcia i termini di erogazione di ogni singola indennità di disoccupazione lasciando a volte il disoccupato/a senza alcun sostegno anche prima degli otto mesi “normalmente” garantiti.
Durante un incontro tenutosi il 10 febbraio, gli stessi dirigenti dell’Inps avevano ammesso le illogicità che possono caratterizzare l’esito di alcune pratiche di indennità di disoccupazione ordinaria del personale inserito nel salva-precari e si erano detti disponibili a porre all'attenzione di una delle Direzioni Generali le incongruenze rilevate, sollecitando una eventuale revisione della convenzione Inps-MIUR, anche per scongiurare possibili contenziosi. In tale occasione avevamo avanzato la nostra ragionevole proposta, quella cioè di svincolare i precari e le precarie dalle rigidità procedurali stabilite dalla convenzione suddetta e far sì che ogni lavoratore e lavoratrice, al momento della presentazione della domanda di indennità, potesse liberamente scegliere se avvalersi o meno delle condizioni di presunto favore stabilite dalla convenzione.
Nonostante le nostre richieste e il loro impegno verbale, ad oggi nulla è cambiato in meglio. Al contrario, alla tipologia di casi che avevamo già riportato a paradigma dell’inadeguatezza della convenzione MIUR-INPS nella realtà della vita lavorativa del personale precario, se ne sono aggiunte di nuove: diverse colleghe da tempo non più iscritte nelle liste “salva-precari” del Miur si sono viste ricollegare le proprie nuove indennità di disoccupazione a contratti di lavoro vecchi due anni; altri colleghi hanno ricevuto lettere di reiezione delle proprie domande di disoccupazione, salvo poi venire a sapere proprio dall’Inps che il Ministero non aveva ancora versato i contributi previdenziali; altri colleghi non hanno ricevuto neppure comunicazione in merito – né un solo euro dell’indennità a cui hanno diritto.
Come Coordinamento Precari della Scuola continuiamo ad esigere dalle istituzioni interessate la dovuta trasparenza attraverso la pubblicazione di informazioni chiare e inequivocabili sulla materia in questione, a cominciare dalla validità temporale delle graduatorie “salva-precari” e da una ampia casistica delle conseguenze derivanti dall’iscrizione nelle suddette. Complementarmente a tale operazione di trasparenza e informazione, rinnoviamo la richiesta da noi già avanzata nei mesi scorsi: che il lavoratore o la lavoratrice, al momento della presentazione della domanda di indennità, possano scegliere se avvalersi o meno delle condizioni di presunto favore stabilite dalla convenzione.
È infine, è doveroso aggiungere e rilevare che in una fase economica e sociale come quella attuale, nell’emergenza occupazionale in cui molti di noi sono costretti a vivere da anni, il cronico ritardo con cui l’INPS ha sempre pagato i nostri periodi di disoccupazione è ora insopportabile. Nessuna problematica organizzativa, nessun alibi interistituzionale, nessun rodaggio telematico può giustificare una simile indifferenza verso le necessità di chi è rimasto e rimane tuttora senza una fonte sia pur minima di reddito.
Martedì 13 settembre, a partire dalle ore 10.30, saremo quindi sotto gli uffici dell'Inps di Bologna per manifestare, con un presidio, il nostro dissenso e per richiedere che le nostre istanze vengano accolte. Invitiamo pertanto tutti i precari e le precarie della scuola ad intervenire e a difendere i propri diritti. Indignarsi non basta, AGIAMO.
7 settembre 2011
27 giugno 2011
Prima delle vacanze 2011
Campagna di autofinanziamento Foglie Precarie.
Osservatorio is Back - Riapre l'Osservatorio Permanente tutti i giovedì davanti all'USP.
21 giugno 2011
Festa del coordinamento giovedì 23 Giugno - Non mancate!
INVITA TUTTE/I ALLA FESTA DI AUTOFINANZIAMENTO di
Giovedì 23 Giugno
al VAG61, Via Paolo Fabbri 110,
a partire dalle 19,oo
Gara di freccette sul ministro più inutile della settimana... Video ...
Presentazione delle prossime iniziative del coordinamento...
Disco-Rock e super-grigliata di qualità!!
PRENOTATI CON UNA MAIL A calendario.precariscuola.bologna@gmail.com
OPPURE SULLA NS PAGINA facebook Coordinamento precari scuola bologna
15 giugno 2011
CHIUDE LA SCUOLA, RIAPRE L'OSSERVATORIO PERMANENTE
Cari colleghi,
quest’anno scolastico volge al termine, ma prima di andare in vacanza forse è utile dare uno sguardo alla situazione che si profila per prossimo settembre.
L’anno scorso grazie alle segnalazioni provenienti dagli insegnanti e alla presenza in Osservatorio Permanente davanti all’USP/R abbiamo ottenuto un incremento dei posti disponibili a seguito della formazione di cattedre non superiori a 18 ore.
Quest’anno la terza tranche di tagli priverà l’Emilia Romagna di altri 881 docenti di cui 319 alle superiori, 63 alle medie e 534 alle elementari; nella nostra provincia significa meno 149 insegnanti di cui 58 solo alle medie.
Se a tutto questo aggiungiamo il modo in cui dall’alto è stata -ed è ancora- gestita la vicenda dell’aggiornamento delle graduatorie, con strumentalizzazioni provenienti da ogni parte e le solite strategie da divide et impera, ci rendiamo conto di come sia quanto mai impossibile abbassare la guardia e lasciare ad altri la gestione del nostro futuro. I prossimi giorni saranno decisivi e noi non possiamo assistere passivamente.
Che cosa possiamo fare noi?
A) Partecipare attivamente al Collegio docenti di fine anno per:
1) Vigilare sulla definizione degli organici e sulla composizione delle classi del prossimo anno scolastico, segnalando eventuali anomalie riscontrate, paragonando la situazione dell’anno appena passato con quello futuro (composizioni di classi troppo numerose, definizione di cattedre formate con accorpamenti di difficile attuazione pratica, ad esempio con scuole molto lontane o mal collegate tra loro, eventuali cattedre già formate con ore eccedenti);
2) Proporre mozioni che invitano i docenti a non accettare ore eccedenti (ricordiamo che è anche così che si applicano i tagli!) o comunque sensibilizzarli in tal senso.
3) Ricordare che l’attività alternativa alla religione cattolica ha pari dignità dell’insegnamento di religione, verificare che la scuola abbia attuato tutte le dovute pratiche di informazione affinché i genitori possano scegliere in modo consapevole tra le opzioni previste (effettiva attività alternativa, studio assistito, entrata posticipata e uscita anticipata) visto che, tra l’altro, nelle scuole secondarie di secondo grado i crediti vengono attribuiti a seconda dell’attività scelta. Inoltre, dato che l’attività alternativa non fa riferimento a nessuna classe di concorso, proponiamo che i collegi docenti elaborino dei progetti specifici da inserire all’interno del POF, tali da consentire la nomina da una classe di concorso specifica e la relativa attribuzione del punteggio.
4) Nelle scuole secondarie di primo grado, evitare che vengano definite cattedre formate esclusivamente o in larghissima parte da ore di approfondimento di materie letterarie, questo sia per conservare la dignità di ogni singolo docente e della disciplina insegnata, sia per salvaguardare l’esistenza delle stesse ore, altro possibile obiettivo di taglio da parte del MIUR.
B) Partecipare all’Osservatorio Permanente, essendo presenti davanti all’Ufficio Scolastico provinciale/regionale in Via de’ Castagnoli 1 a partire da giovedì 16 Giugno alle 15:00 per:
· Segnalare tutto ciò che vi sembra strano direttamente all’USP
· Pretendere che tutte le varie procedure vengano effettuate nella massima trasparenza
· Dare più forza alla voce e alle richieste di tutti noi
· Rimetterci in contatto e organizzare le iniziative di settembre
Coordinamento Precari Scuola Bologna
13 giugno 2011
Sciopero degli scrutini 2011
14 e 15 GIUGNO 2011
SCIOPERO DEGLI SCRUTINI
Nelle nostre scuole regna una pace terrificante, un clima di surreale normalità che nasconde rassegnazione, disillusione, indifferenza o peggio ancora l’assurda convinzione che il peggio sia ormai passato.
In verità già oggi è possibile prevedere come il prossimo settembre per le precarie e i precari sarà ancora un momento durissimo, fatto di tagli, disoccupazione, sgambetti reciproci e
lavoretti a chiamata qua e là.
Il terzo ed ultimo anno di tagli porterà a compimento il primo dissennato disegno dei nostri governanti: spaccare la scuola pubblica spaccando l’unità dei suoi lavoratori e lavoratrici, e ciò anche attraverso la leva della precarietà e della gara a punti a cui hanno ridotto insegnanti come noi.
Il 14 e il 15 Giugno, in concomitanza degli scrutini di fine anno scolastico, i sindacati Cobas e Usb hanno indetto nella nostra Regione una doppia giornata di sciopero (per l’intera giornata i primi, ad ore i secondi).
Per ragioni diverse il Coordinamento precari di Bologna non è riuscito a costruire una propria mobilitazione. Ciononostante sentiamo il bisogno di appoggiare incondizionatamente l’iniziativa di Usb e Cobas e di lanciare agli insegnanti e alle insegnanti precarie e non della provincia un appello affinché partecipino a queste due giornate di sciopero.
Non cediamo al ricatto di chi vorrebbe farci sentire in colpa sostenendo che scioperando metteremmo in difficoltà l’istituzione scolastica in un "momento delicato” (gli scrutini, appunto).
Il vero “momento delicato” è il nostro, precarie e precari: senza cattedre e senza incarichi, ricattati sui punti e sul dove andare a vivere, pagati - oltre che poco - sempre in ritardo, staccati l’ultimo giorno di scuola e riattaccati ad ore il giorno dello scrutinio…
Il vero “momento delicato” è quello degli alunni e delle alunne: in classi non a norma, divisi in altre aule una settimana sì e l’altra pure, privati delle ore di lezione e delle ore di sostegno…
Vi segnaliamo e vi invitiamo a partecipare inoltre alla manifestazione organizzata dai Cobas, che si terrà Martedì 14 Giugno a Roma, alle ore 10, davanti al Miur.
Coordinamento Precari Scuola Bologna
28 maggio 2011
Quasi un anno fa la Torre degli Asinelli diceva "No ai Tagli"
Il Coordinamento precari della scuola di Bologna apprende con sconcerto l’avviso di conclusione delle indagini preliminari notificato da parte della Procura della Repubblica di Bologna a due colleghi, individuati come promotori di un presidio di protesta non preavvisato avvenuto il 7 giugno 2010.
Il riferimento è, ovviamente, alla manifestazione, libera e spontanea, che ci ha visto tra i protagonisti lo scorso anno in occasione dello sciopero degli scrutini, per denunciare i tagli indiscriminati alla Scuola. Una manifestazione assolutamente pacifica, in cui è stato esposto uno striscione dalla Torre degli Asinelli con scritto No ai Tagli, mentre ai piedi della stessa veniva esposto un altro striscione con scritto Difendiamo la Scuola Pubblica.
Una manifestazione che non ha avuto altri promotori se non le decine e decine di lavoratori della scuola che vi hanno preso parte e hanno scelto il luogo simbolo della nostra città per lanciare un appello a tutta la cittadinanza; per rompere il silenzio - sonoro e visivo - che da troppo tempo imperversava sul destino della Scuola Pubblica italiana e richiamare l'attenzione sul fatto che i beni comuni vanno difesi insieme e con determinazione.
Una manifestazione che non ha procurato danno a nessuno e dall’alto significato politico, che nel giro di qualche mese ha dato il “la” a iniziative analoghe in tutta Italia, dove insegnanti e studenti hanno inviato messaggi simili dai nostri monumenti più noti (a Pisa, a Torino, a Roma, ecc.), e che per questo ricordiamo ancora con orgoglio.
Una manifestazione che non può avere capri espiatori e che non accettiamo venga processata ai sensi di una legge scritta durante il Regime Fascista - l'articolo contestato ai due colleghi è il 18 R.D. n° 773/1931 - che di fatto punisce tutti quei liberi cittadini che effettuano una forma di protesta non autorizzata, anche se pacifica.
Per questo motivo, nel manifestare la nostra solidarietà e vicinanza ai due colleghi coinvolti in questa spiacevole situazione, cogliamo l’occasione per ribadire il nostro pieno appoggio a future iniziative che - esattamente come fu per la manifestazione del 7 giugno 2010 - vedranno una democratica, pacifica e determinata espressione del dissenso nei confronti dello smantellamento della Scuola Pubblica Statale italiana in atto.
Coordinamento precari della scuola Bologna
8 maggio 2011
L'INVALSI mette alla porta alunn* disabili e insagnanti di sostegno.
Non collaboriamo con l'INVALSI
25 marzo 2011
Assemblea del 31 marzo al Liceo Sabin
Convegno - La scuola è di tutti?
6 aprile 2010
La scuola è di tutti?
presso Liceo Laura Bassi
Via S.Isaia 35, Bologna
h. 15-18
22 marzo 2011
Convegno CESP su merito e valutazione 22 marzo 2011
Qui l'intero programma
Di seguito trovate i materiali relativi al nostro intervento
Merito, reclutamento, nuova formazione: scenari possibili- Testo - Presentazione (pdf)
18 marzo 2011
Il giallo delle prove Invalsi
Il giallo delle prove Invalsi. Articolo di Repubblica
Mozione del collegio docenti dell'ITC Paradisi-Liceo Allegretti di Vignola
I devoti della misurazione. Contributo di un collega sull'Invalsi.
13 marzo 2011
Assemblea 31 marzo

Assemblea
del
Coordinamento precari della scuola di Bologna
Giovedì 31 marzo 2011
Ore 15:00
presso Liceo Sabin
Via Matteotti 7 Bologna
Odg.:
· La questione delle graduatorie e gli scenari del nuovo reclutamento
· Le trappole della disoccupazione con il Salvaprecari
· Una proposta di mobilitazione autorganizzata
Di seguito la nostra riflessione sulla situazione attuale
Code o pettine non è questo il problema.
Anche all'interno del nostro gruppo si è accesa la discussione code/pettine. Siamo insegnanti del Sud che lavorano al Nord e insegnanti di tutta Italia con progetti di vita indissolubilmente legati ai destini della scuola. Per questo siamo convinti che l'attuale dibattito sull'ennesimo conflitto all'interno del precariato scolastico sia male impostato e di fatto autolesionista. Il conflitto Nord/Sud non esiste perché non è che l’ennesimo riflesso del dramma in cui versa un'area del paese da sempre abbandonata al malgoverno e alla corruzione. Siamo in tanti ad aver dovuto, in ondate migratorie successive, abbandonare la nostra terra in cerca di lavoro. Gli effetti della eliminazione delle code non saranno che una ulteriore ondata migratoria, a riprova che anche questa volta i tagli sono stati disomogenei e penalizzano di nuovo il Sud Italia.
Ma dividerci tra le legittime aspirazioni dei nostri colleghi che vedono il loro progetto di vita devastato dai tagli del governo, ci sembra un favore troppo grande fatto a chi appunto ci vuole governare (il MIUR ma anche i sindacati che si gettano sulla torta dei ricorsi). Non dimentichiamoci che da sempre si è cercato di gestire gli interventi politici sulla scuola mettendo i precari gli uni contro gli altri (tanto per fare un esempio, il conflitto tra gli abilitati SSIS e chi aveva fatto il concorso) e non dimentichiamo che se quest'anno ci scontriamo sul tema code/pettine il prossimo anno sarà la volta delle graduatorie ad esaurimento contro i nuovi abilitati (non sono di oggi le indiscrezioni sulla volontà di costituire un ennesimo “doppio canale”).
Sappiamo bene che qualunque sia la decisione che verrà presa sulle graduatorie, senza un reinvestimento economico sulla scuola e con il proseguimento delle dinamiche degli ultimi due anni (classi sovraffollate, ore eccedenti, ecc.), per noi la prospettiva sarà comunque tremenda. Ci troveremo sempre più scoraggiati, rassegnati e soprattutto sempre più in lotta tra di noi, perché la risoluzione individuale dei problemi (ricorsi pettine, trepuntifici, ecc..) sarà vista sempre più come l'unica possibile. In questo pienamente appoggiati da quei sindacati che devono occuparsi di "gestire la transizione", e che a livello locale si ergono a difensori dei "propri" lavoratori. Così si è riusciti nell'intento di spostare il problema dai tagli alla migrazione interna. Il caro e vecchio principio del divide et impera rivolto ad una categoria già più che divisa e imperata.
A questo punto che cosa possiamo fare?
Se vogliamo trovare una via d'uscita da questo vicolo cieco, dobbiamo sollevarci al di sopra di questo conflitto e ritornare alla causa reale: ovvero i tagli e il progetto di precarizzazione dell'intero sistema scolastico. Lo Stato con noi risparmia (pensionamenti compresi, a settembre ci saranno circa 58000 posti vacanti, 20000 dei quali saranno tagliati. Vedremo quante saranno le assunzioni) e tutte le forze politiche hanno intenzione nel lungo periodo di far scomparire il contratto a tempo indeterminato nella scuola (è il miraggio del modello anglosassone a cui destra e sinistra si sono votati).
Se a tutto questo aggiungiamo che il tema passa nel più totale silenzio mediatico, con l'attenzione focalizzata su altre sciocchezze o su temi anche importanti ma usati in modo strumentale, capiamo come sia necessario fare almeno un tentativo. Provare a far sentire la voce dei precari della scuola: principali destinatari dei progetti di riforma della scuola e dei tagli, ma anche principali assenti nelle mobilitazioni più recenti. Rassegnazione, scoramento, egoismo, forse tutte queste cose insieme o forse nessuna; ma il dato rimane e forse è il caso di provare a focalizzare per una volta l'attenzione sui posti di lavoro che stiamo perdendo e sul fatto che non possiamo pensare di riaverli guardando ognuno al suo orticello, ma solo dimostrandoci compatti e uniti nel pretenderli senza che questo avvenga a scapito di colleghi di altre regioni. Dobbiamo capire che non c'è una soluzione migliore tra quelle prospettate perché ognuna danneggia una parte di noi se non si restituiscono gli otto miliardi alla scuola.
Per questo proponiamo di organizzare uno sciopero nazionale autoconvocato a fine anno con due sole e chiare rivendicazioni: ritiro dei tagli e assunzione in ruolo su tutti i posti vacanti e disponibili. Facciamo per una volta a meno dei sindacati, mostriamo loro che sappiamo anche organizzarci da soli e al governo facciamo vedere che sarà impossibile governare la scuola senza il nostro consenso.
Organizziamo ad aprile un' Assemblea nazionale dei precari e lanciamo questo sciopero
“Facciamo da soli, facciamo presto!”
Coordinamento precari della scuola Bologna
8 marzo 2011
12 marzo in piazza
dopo le ultime arroganti dichiarazioni del Presidente del Consiglio sulla Scuola Pubblica pensiamo che sia necessario far sentire la nostra protesta al fianco di tutti coloro che hanno sete di giustizia, democrazia, cultura, dignità e reclamano a gran voce un diritto alla studio ogni giorno più offeso.
Per questo abbiamo deciso di aderire alla manifestazione
In difesa della scuola della Costituzione
sabato 12 marzo in piazza XX settembre alle ore 15.00
Vi invitiamo a partecipare e a promuovere l’iniziativa appendendo nella bacheca delle vostre scuole il comunicato.
Coordinamento dei Precari della Scuola di Bologna