Come Coordinamento Precariə Scuola Bologna condanniamo fermamente l'intervento del Ministro
dell'Istruzione Valditara durante la presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin.
Invece di affrontare problemi sociali sistemici e reali come un patriarcato ancora troppo tollerato e
legittimato, il Ministro preferisce distogliere l'attenzione dalla necessaria e fondamentale lotta
transfemminista per fomentare di nuovo l'odio verso l'immigrato. Non ci si poteva aspettare altrimenti
da uno degli esponenti dell'attuale governo a spinta reazionaria che sembra pensare alle donne solo
per la crescita demografica.
Come precariə della scuola siamo sinceramente preoccupatə quando chi governa l'amministrazione dell'istruzione pubblica afferma che "il patriarcato è finito". Piuttosto ci teniamo a ricordare al Ministro che sarebbe necessario attuare modelli per l'educazione all'affettività e alla sessualità nella scuola per combattare le disuguaglianze di genere.
Noi non vogliamo la stessa scuola di Valditara ma vogliamo una scuola che attui ogni giorno i principi
fondamentali della nostra Costituzione, come l'articolo 3 che invitiamo il Ministro a rileggere con
attenzione:
Art 3 : "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese."
Noi immaginiamo ogni giorno una scuola che lotta contro tutte le disuguaglianze economiche,
sociali e di genere.
Noi immaginiamo ogni giorno una scuola che cerca di essere migliore del mondo
che c'è fuori.